Un supporto per lavagna fai-da-te [Mejo de l’IKEA]

Per fare un tavolo, ci vuole il legno…
lavagnaQuattro mesi fa ho deciso di comprare unalavagna magnetica 120×90cm – per 60€ di spesa – che si è rivelata un ottimoinvestimentiper studio, esercizi, annotazioni, etc, etc…

Il problemafondamentaleperò è sempre rimasto ilsupporto, dove l’ho comprata non ne avevano e guardandomi in giro ho trovato solo supportio troppo piccoli o– ancora peggio –troppo costosi(299€ per un supporto in alluminio?!?).

Così fino a ieri ho dovuto usare una soluzione provvisoria costituita da due aste da piatti della batteria opportunamente disposte in modo da reggere la lavagna ad un’inclinazione ed altezza decenti per poterci scrivere agevolmente. Benché questo espediente di fortuna fosse perfetto per le mie esigente ha continuato a frullarmi per la testa l’idea di costruire un supporto su misura senza dover sborsare una cifra esorbitante. Continue reading

Avira Potion

avira_antyvirDopo 2 lunghi anni di onorato servizio di Avast (l’antivirus di ALWIL Software a.s.) mi sono finalmente deciso a dare un occhiata al vasto panorama dei software antivirali per trovarne un degno sostituto (soprattutto uno che avesse un rapporto migliore tra protezione e numero di falsi positivi).
Pic… già  fatto?!
Mi è bastata una mattinata passata a consultare siti di benchmarking e forum dedicati per individuare un sostituto papabile del caro (ma sempre più pesante) Avast: Avira AntiVir (di Avira GmbH).
Per quel poco che sono riuscito a sperimentare e soprattutto per quel che riguarda le recensioni trovate su Internet, posso dire che Avira è veramente un ottimo antivirus; soprattutto tenendo presente la poca invasività  del software in questione rispetto al altri (e ad altisonanti) software concorrenti.
In realtà  prima di alzare il pollice verso il cielo per Avira ho dovuto fare qualche modifica alle sue impostazioni per renderlo un po’ più “silenzioso”.
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Pork and Beans

Mitica l’idea dei Weezer di produrre il video della loro canzone “Pork and Beans” come un mix dei video più “quotati” di YouTube.

Da notare che il gruppo ha utilizzato il più possibile i protagonisti dei video succitati: i famosi 15 minuti di notorietà di Andy Warhol.

Inutile dire che l’avrà visto una 50ina di volte

Questa invece è una piccola lista dei video che hanno dato la principale ispirazione per il video-clip (inutile dire che se non ne avete visto almeno uno siete irrimediabilmente ooooold):

TTF che passione!

falling fonts

Non vi piace il fornitissimo set di caratteri che Ubuntu mette a disposizione dei propri utenti?!

Volete includere il vostro carattere preferito (magari creato da voi)?

Vediamo come farlo in pochi – semplicissimi – passaggi.

Se volete un paio di idee fantasiose in fatto di caratteri, vi consiglio di farvi un giretto sullo stilossissimo fontcubes.com, una volta che avete scaricato il font che volete inserire chiamato xxx.ttf, vi basterà  aprire nautilus con permessi da root nella directory dei caratteri, aprite una shell e digitate:

1
sudo nautilus /usr/share/fonts/truetype/
sudo nautilus /usr/share/fonts/truetype/

a questo punto create una cartella con il nome del font che volete inserire (xxx nel nostro caso) e importateci il carattere.
Chiudete nautilus e digitate:

1
fc-cache -f -v
fc-cache -f -v

per aggiornare la cache dei caratteri.

Et voilà , ora siete pronti per usare il nuovo carattere come meglio credete 🙂

Ogni watt risparmiato è un watt guadagnato…

In questo periodo di recessione dei mercati e parsimonia collettiva è importante “limare” tutte le spese possibili e, perchè no, anche quelle del nostro amato portatile “Ubuntu-inside”.

Come i più avvezzi all’uso del pinguino sapranno, il caro vecchio Gnome offre un ottimo applet da schiaffare su un pannello a piacere che ci permette di sapere sempre a che frequenza sta lavorando la nostra CPU.

Se non lo avete ancora fatto: Click destro su un pannello -> Aggiungi al pannello -> Variazione frequenza CPU -> Aggiungi

bt-launch-new-energy-efficient-phones-pic-1

Con questi brevi passi ci accaparriamo una bella applet chiamata “CPU Frequency Monitor” (da cui è mutuato il nome italiano) che ci dice a quanti Mhz sta lavorando il processore.

Quello che faremo ora è dare il permesso al programmino di settare la frequenza e la gestione energetica che più preferiamo.

Ubuntu infatti utilizza di default il profilo “Ondemand“, cioè di auto-adattamento della frequenza in funzione del carico di lavoro assegnato alla CPU, una volta dato il permesso potremmo decidere tra tutte le frequenze tra cui la nostra CPU può “scalare” e i diversi tipi di gestione energetica: la già  citata “Ondemand“, “Conservative“, “Performance” e “Powersave” (lascio a voi l’interpretazione di queste ultime).

Per fare ciò, apriamo una shell e digitiamo:
sudo chmod +s /usr/bin/cpufreq-selector
A questo punto possiamo portare il mouse sull’icona dell’applet e sbizzarrirci con le combinazioni di frequenze e gestioni energetiche!